Claudio Bondi
Avevo un sogno nel cassetto: correre la Maratona di New York.
Premetto corro da due anni , senza seguire nessun piano di allenamento in particolare e non ho mai corso Maratone, ma solo 21 e 26KM !
Quest'anno comincia per me con due mezzi Ironman 70,3 per cui me la gioco, decido cosi di iscrivermi e di contattare tramite un amico , Riccardo.
Nel frattempo mi procuro un infortunio alla bandelletta (problema tipico di chi corre sovraccaricando i tendini), vado da Riccardo, il quale mi fornisce una tabella di allenamento.
Le cose pero' peggiorano , a causa del mio dolore al ginocchio e ad un certo punto sembra quasi che riprendere a correre sia infattibile.
Riccardo con la sua tranquillita' e professionalita' mi fornisce un allenamento alternativo, mirato, in cui si predilige l'aspetto di potenziamento muscolare per aiutare da un lato il tendine a sfiammarsi e dall'altro il muscolo a rinforzarsi per evitare problemi futuri.
Dopo qualche mese e a ridosso della gara, riesco a recuperare la forma e a risolvere il problema , autoalimentando la mia autostima.
Correre a New York e' un'esperienza da provare almeno una volta nella vita: l'affiatamento del pubblico, il calore della gente, l'atmosfera della grande citta' , sono emozioni uniche.
La giornata verra' ricordata come la piu' ventosa e fredda della storia della NYC Marathon , ma io forte del mio allenamento e della mia "sicurezza" , chiudo la mia prima maratona della vita in 3h19min e 29 secondi, ben al di sotto del tempo che avevo previsto con Riccardo.
Stavo bene ero carico e mi sono detto dopo i 21Km se me la sento spingo fino in fondo !!! Cosi' stato! Niente crisi del 35 simo chilometro ma anzi , la voglia di portare fino in fondo e al massimo la mitica Maratona NewYorkese! Grande Riccardo, grazie!